La frase significa che i Formulario di Identificazione dei Rifiuti (FIR) devono essere:

  1. Archiviati in formato digitale:
    Non basta conservarli in formato cartaceo, devono essere digitalizzati (scansione o nativi digitali) e salvati in formato elettronico.

  2. Conservati per almeno 5 anni:
    Questo è l’obbligo previsto dalla normativa ambientale (D.Lgs. 152/2006). Tutti i soggetti coinvolti nella gestione del rifiuto (produttore, trasportatore, destinatario) devono conservare il FIR per 5 anni.

  3. Garantendo autenticità, integrità e leggibilità nel tempo:
    Significa che i FIR digitali devono:

    • Autenticità: essere chiaramente riconducibili all’emittente (es. tramite firma digitale);

    • Integrità: non devono poter essere modificati;

    • Leggibilità: devono essere accessibili e leggibili anche in futuro, con strumenti adeguati.

  4. Secondo le regole stabilite da AgID (Agenzia per l’Italia Digitale):
    Le modalità tecniche per garantire autenticità, integrità e conservazione a norma sono disciplinate dalle Linee guida sulla formazione, gestione e conservazione dei documenti informatici di AgID.  https://conservatoriqualificati.agid.gov.it/?page_id=276

  5. In pratica, i FIR devono essere conservati tramite un sistema di conservazione digitale a norma, che può essere gestito internamente oppure affidato a un conservatore accreditato AgID.

Esempio pratico:

Un’azienda che produce rifiuti deve:

  • Conservare i FIR in PDF firmati digitalmente o con copia conforme;

  • Salvare i file in un archivio digitale sicuro (meglio se con conservazione a norma);

  • Garantire che siano accessibili e inalterabili per almeno 5 anni.

???? 1. Digitalizzazione o formato nativo

  • I FIR sono prodotti direttamente in formato digitale (es. tramite portale del trasportatore o destinatario)?

  • Se cartacei, i FIR sono scansionati in formato PDF/A?

✍️ 2. Firma digitale / Autenticità

  • I FIR digitali riportano una firma digitale (del trasportatore o di chi lo ha generato)?

  • Se scansionati, sono accompagnati da attestazione di conformità all’originale cartaceo?

????️ 3. Archiviazione organizzata

  • I FIR sono archiviati con nomenclatura coerente (es. data, numero FIR, trasportatore)?

  • Esiste una struttura di archiviazione accessibile (cartelle per anno, mese, tipo rifiuto...)?

???? 4. Protezione e integrità

  • I file sono protetti da modifiche (es. PDF protetti)?

  • Vengono fatti backup regolari in cloud o su sistemi sicuri?

???? 5. Conservazione a norma AgID

  • Utilizzate un sistema di conservazione a norma (interno o tramite un conservatore accreditato AgID)?

  • Il sistema garantisce: marca temporale, sigilli, log di accesso, registro di conservazione?

6. Tempistiche

  • I FIR sono conservati per almeno 5 anni (o più, se previsto da specifiche normative)?


???? Soluzioni pratiche

Se non hai un sistema di conservazione digitale a norma, puoi:

  • Affidarti a un conservatore esterno (es. Aruba, Namirial, Infocert, ecc.)

  • Integrare un software gestionale che abbia già il modulo FIR + conservazione (es. EcoBox, Ges.One, Sistri 2.0, ecc.)

  • Formalizzare una procedura interna di gestione FIR che includa scansione, salvataggio sicuro, firma (se possibile) e tracciabilità.



Pagine che ti potrebbero interessare

Consulenza Ambientale

Consulenza Ambientale

Entra
Corso Auditor per Sistemi di Gestione Ambientale UNI ISO 14001 e Modelli 231/01

Corso Auditor per Sistemi di Gestione Ambientale UNI ISO 14001 e Modelli 231/01

Entra
SGA - Sistema di Gestione per l’Ambiente ISO 14001

SGA - Sistema di Gestione per l’Ambiente ISO 14001

Entra