Il 01/07/2020 è entrata in vigore la prassi di riferimento Servizio prevenzione e protezione - Attività tipiche del servizio di prevenzione e protezione così come previsto dall’art. 33 del D.Lgs. 81/2008 che fornisce elementi utili al datore di lavoro e ai soggetti coinvolti nell’organizzazione e gestione della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro per esplicitare le attività tipiche svolte nell’ambito del servizio di prevenzione e protezione così come previsto dall’art. 33 del D.Lgs. 81/2008.

La prassi di riferimento non è una norma nazionale, ma un documento pubblicato da UNI che pone l’attenzione sulla figura dell’RSPP (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione) che, in un periodo caratterizzato dall’emergenza sanitaria da Covid-19, assume un ruolo strategico per ogni tipologia di impresa. Infatti, le attività svolte dal RSPP sono sia di tipo tecnico sia gestionale, organizzativo e relazionale e risultano fondamentali per l’efficacia e l’efficienza dell’azione di prevenzione all’interno dell’organizzazione aziendale.

Nella prima parte della prassi di riferimento vengono individuate le attività tipiche e i compiti del RSPP generalmente valide per tutti i tipi di attività. Resta chiaro che eventuali altre attività dipendono dalle specificità dell’azienda. Vediamo insieme quali sono.

Quali sono le attività tipiche del servizio di prevenzione e protezione (SPP)?

  1. Esaminare l’assetto organizzativo in un’analisi precisa e puntuale del contesto. In questa attività sono compresi gli aggiornamenti dei documenti dei rischi, le designazione degli addetti a specifici incarichi (es: addetto al primo soccorso, addetto antincendio, nomina del medico competente….);
  2. Individuare i requisiti legislativi, le norme tecniche applicate e acquisire la documentazione tecnica, autorizzativa e certificativa per verificare la rispondenza con le normative di riferimento. Es: impianti tecnologici, sostanze e miscele chimiche, documentazione relativa alla prevenzione incendi, agibilità dei luoghi di lavoro, formazione dei lavoratori, sorveglianza sanitaria (…);
  3. Valutazione dei rischi per la redazione/aggiornamento del DVR (Documento di Valutazione dei Rischi). Questa attività comprende l’analisi delle attività e dei processi, l’individuazione dei pericoli, la valutazione di tutti i rischi presenti in azienda, il coinvolgimento dell’RLS e del medico competente;
  4. Definire e pianificare le misure e gli interventi di prevenzione e protezione da attuare per ridurre o laddove possibile eliminare il rischio. Questa attività comprende l’elaborazione di procedure per la gestione delle emergenze, della salute e della sicurezza in azienda;
  5. Effettuare verifiche documentali e sopralluoghi per verificare l’adeguatezza dei luoghi di lavoro, delle attrezzature, dell’uso dei DPI, degli impianti, della segnaletica, delle procedure. Es: censimento delle attrezzature marcate CE e conformi all'allegato V D.Lgs.81/2008, adeguatezza delle attestazioni, manutenzione periodica dei dispositivi di sicurezza, idoneità dei DPI, conformità degli impianti elettrici, idoneità delle segnaletica di sicurezza (….);
  6. Fornire assistenza in caso di ispezione da parte degli Organismi di Vigilanza e Controllo o in caso di eventi infortunistici, gestire le procedure interne e il rapporto con fornitori a autorità esterne.
  7. Gestire l’informazione, la formazione e l’addestramento periodico dei lavoratori;
  8. Monitorare e controllare operativamente i dati e le informazioni derivanti dalle verifiche operative, rilevazione di non conformità, infortuni, incidenti e anomalie;
  9. Identificare le azioni correttive sulla base degli esiti del riesame per un miglioramento continuo.

 

Nella seconda parte della prassi di riferimento vengono organizzate le attività precedentemente individuate in processi in modo tale da poter essere sistematizzate dal punto di vista concettuale, metodologico e operativo.

 

Per maggiori informazioni sulla figura del RSPP visita la nostra pagina dedicata

Scarica qui la prassi di riferimento UNI/PdR 87:2020