In questa News parliamo di guida tecnica INAIL, scaffalature porta-pallet

Con l’ultima guida uscita, INAIL fornisce a datori di lavoro, lavoratori, progettisti, fabbricanti e altre figure, indicazioni non vincolanti per la scelta, l'uso e la manutenzione delle scaffalature industriali nei luoghi di lavoro. La guida, che si autodefinisce “operativa” e “non vincolante”, si concentra in particolare sulle scaffalature porta pallet statiche utilizzate con carrelli elevatori manuali, come ad esempio impilatori, carrelli controbilanciati o retrattili, carrelli trilaterali con uomo a bordo o a terra.

Obiettivi principali della guida sono:

  • Fornire una metodologia per l'analisi dei rischi connessi all'utilizzo di queste scaffalature.
  • Individuare e attuare misure di prevenzione e protezione per migliorare la salute e la sicurezza sul lavoro.
  • Offrire un riferimento utile per la progettazione, fabbricazione, montaggio, utilizzo, manutenzione, smontaggio e riconfigurazione delle scaffalature.

La metodologia proposta, come di consueto in tema di salute e sicurezza sul lavoro, si basa su diversi aspetti. Il primo aspetto, l’analisi dei rischi, dedito all’identificazione dei pericoli e alla valutazione dei rischi associati all'utilizzo delle scaffalature. Dall’analisi si passa alla scelta delle misure di prevenzione e protezione adeguate da adottare per ridurre i rischi a un livello accettabile, per poi passare alla necessità di formazione e addestramento dei lavoratori sui rischi e sulle corrette procedure di utilizzo delle scaffalature. In coda a questi tre aspetti, ma non meno importante, viene anche trattata la manutenzione, sottolineando la necessità di ispezioni regolari e interventi di manutenzione per garantire la sicurezza delle scaffalature durante il loro impiego.

Il contenuto del documento in definitiva è applicabile alle scaffalature porta pallet statiche utilizzate con carrelli elevatori manuali, ma la metodologia proposta può essere adattata anche ad altre tipologie di scaffalature industriali, meccanizzate e non.

Quanto alle figure professionali coinvolte, seguendo in prima istanza il Dlgs 81/08, si precisa che la responsabilità per la tutela della salute e sicurezza sul lavoro ricade sulle figure del datore di lavoro, l’RSPP e il medico competente, in base al d.lgs. 81/08. In seconda battuta, seguendo le norme tecniche di settore, altre figure chiave coinvolte nel ciclo di vita della scaffalatura sono individuate come segue:

  • Fornitore: il soggetto che progetta la scaffalatura, definendone le prestazioni e la configurazione in accordo con l'utilizzatore. Tutto ciò deve avvenire prima dell'immissione sul mercato (ai sensi UNI 11636:2023).
  • Fabbricante: il soggetto che progetta i componenti della scaffalatura, ne caratterizza il comportamento statico e possiede le attrezzature per la loro produzione (ai sensi UNI 11636:2023). In alcuni casi, questa figura può coincidere con il fornitore.
  • Utilizzatore: Colui che utilizza la scaffalatura nel luogo di lavoro. Nella guida tecnica INAIL in oggetto, il datore di lavoro coincide con l'utilizzatore. In questa configurazione, l'utilizzatore è responsabile del corretto utilizzo e manutenzione della scaffalatura.

Gli allegati A e B, a fine pubblicazione, riportano rispettivamente rappresentazioni grafiche ed esempi reali dell’organizzazione di scaffalature di tipo APR (Adjustable Pallet Racking) e delle loro aree limitrofe.

Questa guida tecnica, in definitiva, fornisce un quadro generale per la gestione sicura delle scaffalature industriali. La sua applicazione richiede comunque un'attenta valutazione delle specifiche condizioni e dei rischi di ogni ambiente di lavoro.