Redazione del Documento di Valutazione dei Rischi generale e dei rischi specifici: Lavoratrici madri

La gravidanza non è una malattia, ma piuttosto un aspetto della vita quotidiana: tuttavia alcune condizioni, suscettibili di essere considerate accettabili in situazioni normali, possono non esserlo nel periodo della gravidanza del puerperio e dell'allattamento.
Molte attività lavorative possono costituire per la Lavoratrice in gravidanza/puerperio/allattamento una condizione di rischio per la sua salute o per quella del bambino.
Per questo motivo sono previste specifiche norme preventive a tutela delle Lavoratrici madri. In generale, per tutte queste è previsto il divieto diessere adibite al lavoro nei due mesi antecedenti e nei tre successivi al parto (congedo di maternità). In particolari condizioni, è facoltà della Lavoratrice chiedere la flessibilità del periodo del congedo di maternità (1 mese prima e 4 mesi dopo il parto).

Lavoratrici madri

Le Lavoratrici che sono in periodo di gravidanza/puerperio/allattamento non possono essere adibite a lavori pericolosi, faticosi ed insalubri così come individuati dalla normativa di riferimento.

Qualora ricorrano tali circostanze, la Lavoratrice deve essere allontanata dal rischio lavorativo, quindi assegnata ad un’altra mansione compatibile oppure, qualora non fosse possibile lo spostamento di mansione, deve essere interdetta dal lavoro.

L'interdizione viene disposta dal Servizio Ispezione dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro, previa acquisizione della dichiarazione da parte del Datore di lavoro.

Normative di riferimento

- D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, "Testo Unico della sicurezza sul lavoro";
- D.P.R. 25 novembre 1976, n. 1026, “Tutela delle lavoratrici madri”;
- D.Lgs. 26 marzo 2001, n.151, “Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, a norma dell'articolo 15 della legge 8 marzo 2000, n. 53”;
- Direttiva 92/85/CEE del Consiglio, del 19 ottobre 1992;
- D. Lgs 25 novembre 1996, n.645, “Recepimento della direttiva 92/85/CEE concernente il miglioramento della sicurezza e della salute sul lavoro delle lavoratrici gestanti, puerpere o in periodo di allattamento”.

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