Prevenzione Incendi e Normative per le Attività Commerciali

La sicurezza antincendio è cruciale per le attività commerciali, e l’INAIL, con il supporto dei Vigili del Fuoco e del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, ha pubblicato una guida dettagliata per orientarsi nella complessità della normativa vigente. Ecco le principali normative di riferimento:

  • DPR 151/2011
  • Decreto Legislativo 81/2008 (Testo unico sulla sicurezza)
  • Decreto Ministeriale 27 luglio 2010

Questa guida rappresenta uno strumento importante per garantire che la progettazione antincendio sia conforme agli standard di sicurezza richiesti dalla legge, utilizzando un approccio mirato per ridurre i rischi.

Certificazione della Sicurezza Antincendio: Approccio Prescrittivo e Prestazionale

La normativa richiede una valutazione preliminare dei rischi d’incendio, fondamentale per decidere il tipo di approccio progettuale:

  • Approccio Prescrittivo: Basato su regole tecniche e disposizioni definite dal legislatore, per ottenere un livello di sicurezza standard.
  • Approccio Prestazionale: Permette una maggiore flessibilità, consentendo soluzioni tecniche adattate alle specificità dell’attività. Il Codice di Prevenzione Incendi privilegia proprio questo approccio, puntando a innalzare il livello di sicurezza.

Il Codice di Prevenzione Incendi e il Superamento del “Doppio Binario”

L'introduzione del Codice di Prevenzione Incendi segna un cambiamento importante: il passaggio dall’approccio prescrittivo a quello prestazionale per le attività normate. Con il Decreto Ministeriale 12 aprile 2019, è stata eliminata la possibilità di scegliere tra criteri progettuali tradizionali e il Codice per molte attività, ad eccezione di alcune come le autorimesse.

Caso Studio: Progettazione Antincendio di un Centro Commerciale

La guida INAIL include un caso studio sulla ristrutturazione di un centro commerciale, confrontando una progettazione secondo il Decreto Ministeriale 27 luglio 2010 e un’altra basata sul Codice di Prevenzione Incendi. Questo confronto evidenzia le differenze tra l’approccio prescrittivo e quello prestazionale, offrendo un esempio concreto di come scegliere la metodologia giusta possa fare la differenza.