Infortuni sul Lavoro in Italia: Crescono del 3,5% nei Primi Otto Mesi del 2024
Un’analisi dettagliata sui dati INAIL e sulle regioni e settori più colpiti: quali azioni intraprendere per ridurre i rischi?
Infortuni sul Lavoro in Italia: Dati e Analisi dal 2024
Tra gennaio e agosto 2024, l’Italia ha registrato 680 decessi legati agli infortuni sul lavoro, un aumento del 3,5% rispetto allo stesso periodo del 2023. Di questi:
- 507 decessi sono avvenuti durante l’attività lavorativa (+1,4% rispetto al 2023).
- 173 decessi si sono verificati durante il tragitto casa-lavoro (+10,2%).
Secondo i dati analizzati dall’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega Engineering, la media mensile di vittime è di 85, una cifra che mette in evidenza l’urgenza di rafforzare le misure di prevenzione.
Distribuzione Regionale degli Infortuni
Le regioni italiane mostrano forti differenze nell'incidenza degli infortuni mortali:
- Lombardia: Maglia nera con 86 decessi totali.
- Seguono: Emilia-Romagna (54), Lazio (52), Campania (43) e Sicilia (41).
- Zone a rischio più elevato (con incidenza superiore del 25% rispetto alla media nazionale): Valle d’Aosta, Umbria, Trentino-Alto Adige, Sicilia, Molise e Calabria.
- Zone più virtuose: Veneto, Liguria e Marche, con un’incidenza inferiore al 75% della media nazionale.
Questi dati suggeriscono che le politiche di prevenzione devono essere adattate alle specificità territoriali.
I Settori Economici più Colpiti
I dati INAIL mostrano che alcuni settori sono più a rischio di altri:
- Costruzioni: Settore più pericoloso con 92 decessi totali.
- Seguono:
- Attività Manifatturiere (60 decessi)
- Trasporti e Magazzinaggio (53 decessi)
- Commercio (35 decessi)
Anche le denunce di infortunio riflettono questa tendenza:
- Manifatturiero: Quasi 46.000 denunce.
- Costruzioni: Oltre 24.000 casi.
- Sanità: 23.857 denunce.
Questi dati richiamano l’attenzione sull'importanza di investire in formazione e dispositivi di protezione adeguati.
Chi Sono le Vittime degli Infortuni?
L’incidenza degli infortuni varia per genere, nazionalità ed età:
- Genere: Gli uomini subiscono la maggior parte degli infortuni (250.325 denunce), ma anche le lavoratrici sono fortemente coinvolte (136.229 denunce).
- Nazionalità: Gli italiani rappresentano la maggioranza delle vittime (256.696 denunce), ma gli stranieri restano una quota significativa (67.495 denunce).
- Età:
- Denunce totali più alte nella fascia 45-54 anni (86.030).
- Decessi più frequenti tra i 55-64 anni (175 vittime).
Questi dati indicano la necessità di strategie mirate per gruppi demografici specifici.
Come Migliorare la Sicurezza sul Lavoro?
Di fronte a questi numeri preoccupanti, è essenziale adottare misure efficaci per ridurre i rischi:
- Formazione costante per tutti i lavoratori, soprattutto nei settori ad alto rischio.
- Implementazione di tecnologie avanzate per il monitoraggio e la prevenzione degli infortuni.
- Politiche regionali mirate, considerando le differenze territoriali nell'incidenza degli infortuni.
- Maggiore attenzione alle categorie più vulnerabili, come lavoratori più anziani e stranieri.
Conclusioni
I dati sugli infortuni sul lavoro in Italia sottolineano la necessità di interventi immediati e mirati. Solo attraverso una collaborazione tra istituzioni, datori di lavoro e lavoratori sarà possibile garantire una maggiore sicurezza sui luoghi di lavoro.