In questa News parliamo di regolamento UE, gas fluorurati, sostenibilità ambientale, riduzione emissioni, refrigeranti naturali

Il Regolamento (UE) 2024/573, entrato in vigore l'11 marzo 2024, ha l'obiettivo di ridurre progressivamente l’utilizzo di gas fluorurati a effetto serra, incentivando l’adozione di gas a basso impatto climatico. Questa normativa rappresenta un aggiornamento sostanziale rispetto al Regolamento (UE) n. 517/2014, che viene abrogato.

Cosa Prevede il Nuovo Regolamento

Il regolamento si applica a una vasta gamma di sostanze chimiche e dispositivi che utilizzano gas fluorurati a effetto serra, tra cui:

  • HFC, PFC e nitrili fluorurati (Allegato I)
  • Idrofluorocarburi insaturi e altre sostanze fluorurate (Allegato II)
  • Eteri, chetoni e altri composti fluorurati (Allegato III)

In particolare, il nuovo regolamento introduce disposizioni chiave riguardo:

  • Il contenimento, uso e riciclo dei gas fluorurati.
  • Le condizioni per la produzione e immissione sul mercato.
  • Limiti quantitativi per la vendita di idrofluorocarburi.
  • Controlli e monitoraggio delle emissioni da parte delle autorità nazionali.

Novità Principali del Regolamento (UE) 2024/573

Tra le principali novità introdotte, troviamo:

  • Restrizioni sulle quote: Solo produttori e importatori stabiliti nell'UE potranno ottenere quote per la produzione e importazione di gas fluorurati. Queste quote sono soggette a un prezzo di 3 euro per tonnellata di CO2 equivalente a partire dal 2025.
  • Obblighi di certificazione estesi: Nuove certificazioni sono richieste per chiunque operi su unità di refrigerazione, condizionamento d'aria e altri sistemi che utilizzano F-gas, inclusi i veicoli pesanti e macchinari mobili.
  • Obblighi di etichettatura e tracciabilità: Entro il 2025, tutti i prodotti contenenti F-gas dovranno riportare chiaramente le informazioni relative all’impatto climatico e alle quote di gas fluorurati utilizzati.

Principali Scadenze e Obblighi Futuri

  • le quote potranno essere assegnate solo ai produttori o agli importatori stabiliti nel territorio dell’Unione. In caso contrario, i produttori e gli importatori devono nominare un rappresentante esclusivo con sede nel territorio dell'Unione, che si assume la piena responsabilità del rispetto delle norme europee e nazionali e dei requisiti di cui al Titolo II del regolamento (CE) n. 1907/2006 (regolamento REACH);
  • solo i produttori e gli importatori che hanno maturato esperienza in attività commerciali di prodotti chimici o nella manutenzione di apparecchiature di refrigerazione, condizionamento d'aria, protezione antincendio o pompe di calore per almeno tre anni consecutivi prima del periodo di assegnazione delle quote, possono presentare la dichiarazione di cui all'articolo 17, paragrafo 3, del nuovo Regolamento (UE) o ricevere un'assegnazione di quote su tale base. La Commissione chiederà ai produttori e agli importatori di presentare prove in tal senso quando ritenuto necessario;
  • ai fini della registrazione sul portale europeo F-gas, i produttori e gli importatori devono indicare l'indirizzo fisico in cui l'impresa è situata e in cui svolge la propria attività. Solo una singola impresa può essere registrata con lo stesso indirizzo fisico;
  • ai fini della presentazione di una dichiarazione di quota ai sensi dell'articolo 17, paragrafo 3, e del ricevimento di un'assegnazione di quota ai sensi dell'articolo 17, paragrafo 4, nonché ai fini della determinazione dei valori di riferimento ai sensi dell'articolo 17, paragrafo 1, tutte le imprese che condividono lo stesso titolare effettivo sono considerate come un'unica impresa. Solo questa singola impresa, che è quella registrata per prima nel Portale F-gas, a meno che non sia indicato diversamente dal titolare effettivo, ha diritto a un valore di riferimento ai sensi dell'articolo 17, paragrafo 1, e a un'assegnazione di quote ai sensi dell'articolo 17, paragrafo 4;
  • la dichiarazione per il fabbisogno di quote aggiuntive può essere presentata tramite il portale europeo F-gas ogni 3 anni per i 3 anni successivi. Il prossimo periodo di dichiarazione sarà aperto dal 1° maggio al 1° giugno 2024. Le date esatte sono pubblicate sul portale europeo F-gas;
  • le quote assegnate nel 2025 per l'anno 2026 saranno soggette a un prezzo di 3 euro per ciascuna tonnellata di CO2 equivalente assegnata;
  • i nuovi entranti (importatori e produttori che ad oggi non hanno un valore di riferimento), non potranno più trasferire o autorizzare la loro quota ad altri soggetti;
  • la rendicontazione nel 2024 per l'anno di attività 2023 è soggetta al Regolamento 517/2014 escluso il nuovo obbligo di presentare entro il 31 marzo 2024 una relazione "NULLA" da parte delle aziende con quote ma che non hanno immesso idrofluorocarburi sul mercato (art. 26 (1));
  • nuovi obblighi di controllo periodico delle perdite anche per le unità di refrigerazione di veicoli leggeri frigoriferi, container intermodali, compresi i reefer, e vagoni ferroviari, nonché su apparecchiature di condizionamento d’aria e pompe di calore di veicoli pesanti, furgoni, macchine mobili non stradali utilizzate in agricoltura, nelle miniere e in edilizia, treni, metropolitane, tram e aeromobili;
  • mantenimento dei Registri esistenti ed estensione dell’obbligo di tenuta di Registri per le imprese che producono, immettono in commercio, forniscono o ricevono F-gas esenti dall’assegnazione di una quota per l’immissione in commercio;
  • entro il 31 dicembre 2027, gli obblighi di finanziamento (previsti nell’ambito dei regimi di responsabilità estesa del produttore) per i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) includano anche finanziamento del recupero, del riciclo, della rigenerazione o della distruzione degli F-gas provenienti dalle apparecchiature che contengono tali gas e che sono state immesse in commercio dopo l’entrata in vigore del Regolamento, di cui agli articoli 12 e 13 della direttiva 2012/19/UE;
  • estensione degli obblighi di certificazione delle persone fisiche che svolgono interventi di installazione, manutenzione, assistenza, riparazione, controllo delle perdite e smantellamento di unità di refrigerazione di veicoli leggeri frigoriferi, container intermodali, compresi i reefer, e vagoni ferroviari. Analogamente, l’obbligo di certificazione è stato esteso anche alle imprese che svolgono gli interventi di installazione, manutenzione, assistenza, riparazione e smantellamento di tali apparecchiature;
  • introduzione dell’obbligo di attestato per le persone fisiche che svolgono le attività di assistenza, riparazione e manutenzione dei sistemi di condizionamento d’aria dei veicoli a motore della Direttiva 2006/40/CE oltre che per il recupero di F-gas da tali apparecchiature;
  • nuovo obbligo di attestato per le persone fisiche che svolgono le attività di assistenza, riparazione e manutenzione, controllo delle perdite e recupero di F-gas dai circuiti frigoriferi dei sistemi di condizionamento d'aria e pompe di calore di veicoli pesanti, furgoni, macchine mobili non stradali utilizzate in agricoltura, nelle miniere e nell’edilizia, treni, metropolitane, tram e aeromobili;
  • i nuovi certificati e attestati verranno rilasciati alle persone fisiche e alle imprese che svolgono interventi sulle diverse apparecchiature coinvolte che contengono F-gas ma anche le sostanze alternative agli F-gas, inclusi i refrigeranti naturali;
  • dal 1° gennaio 2025 è vietato l’uso di F-gas con GWP pari o superiore a 2.500 per l'assistenza o la manutenzione di tutte le apparecchiature di refrigerazione. Per tali apparecchiature, fino al 1° gennaio 2030, sarà comunque possibile utilizzare F-gas con GWP pari o superiore a 2.500 solo se tali F-gas sono etichettati come riciclati o rigenerati;
  • dal 1° gennaio 2026 è vietato l’uso di F-gas con GWP pari o superiore a 2.500 per l'assistenza o la manutenzione delle apparecchiature di condizionamento d’aria e pompe di calore. Per tali apparecchiature, fino al 1° gennaio 2032, sarà comunque possibile utilizzare Fgas con GWP pari o superiore a 2.500 solo se tali F-gas sono etichettati come riciclati o rigenerati;
  • dal 1° gennaio 2032 è vietato l’uso di F-gas con GWP pari o superiore a 750 per l'assistenza o la manutenzione di apparecchiature fisse di refrigerazione, ad eccezione dei chillers (refrigeratori). Per tali apparecchiature sarà comunque possibile utilizzare F-gas con GWP pari o superiore a 750 solo se tali F-gas sono etichettati come riciclati o rigenerati;
  • le disposizioni in materia di etichettatura e informazioni sui prodotti e sulle apparecchiature (art. 12) e di assegnazione delle quote (art. 17, par. 5) si applicheranno a decorrere dal 1° gennaio 2025;
  • l’articolo 20, paragrafi 2 e 3, e l’articolo 23, paragrafo 5 (inerenti all’interconnessione del portale F-Gas con l’ambiente dello sportello unico dell’UE per le dogane), si applicano a decorrere dal 3 marzo 2025 per l’immissione in libera pratica di cui all’articolo 201 del regolamento (UE) n. 952/2013 nonché per tutti gli altri regimi di importazione e per l’esportazione.

                                    Principali Impatti per le Imprese

                                    Le imprese che producono, importano o utilizzano gas fluorurati dovranno:

                                    • Adeguarsi alle nuove disposizioni sui limiti di emissione.
                                    • Registrarsi sul portale europeo F-Gas entro le scadenze previste.
                                    • Sottoporsi a certificazioni obbligatorie e dimostrare esperienza nel settore chimico o nella manutenzione di apparecchiature coinvolte.

                                    Con queste nuove misure, l'Unione Europea punta a una riduzione significativa delle emissioni di gas serra entro il 2030, allineandosi agli obiettivi globali di sostenibilità ambientale.




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