La rivoluzione industriale ha segnato un enorme passo avanti nell'uso di macchinari e apparecchiature nella realtà quotidiana e lavorativa dell'uomo.

Oggi, in un'epoca di tecnologia onnipresente e nel pieno di una fase di transizione, viviamo una nuova esperienza tecnologica con i processi intelligenti.

Il 23 ottobre c.a. sono stati presentati a Roma con filmati e dimostrazioni pratiche, i prototipi frutto della collaborazione tra Inail e Istituto italiano di tecnologia, nel corso del workshop Sistemi cibernetici collaborativi. Stato di avanzamento dei progetti: esoscheletro collaborativo e robot teleoperativo che controlla un braccio robotico sono il frutto della collaborazione tra l’Inail e l‘Istituto italiano di tecnologia (Iit) e presentati ieri a Roma presso la Direzione Generale Inail nel corso di un workshop, con filmati e dimostrazioni partiche. L’obiettivo è tradurre i risultati della ricerca in prodotti tecnologici in grado di supportare l’attività umana, riducendo l’esposizione ai rischi lavorativi e il numero degli infortuni e delle malattie professionali. Presenti al workshop il presidente dell’Inail Massimo De Felice e il direttore generale Giuseppe Lucibello, il presidente dell’Iit Gabriele Galateri e il direttore scientifico Giorgio Metta, ricercatori e dirigenti di entrambi gli enti.".

In questa nuova ottica, la funzione del robot è di fatto quella di collaboratore dell’uomo ed ha come principale obbiettivo quello di migliorare la sicurezza dell’attività lavorativa e l’ambiente in cui viviamo, riducendo drasticamente o eliminando del tutto le patologie da sovraccarico biomeccanico.

Fiduciosi delle informazioni estratte dai dati Inail, i beneficiari di queste innovazioni tecnologiche dovrebbero essere circa 5 milioni di lavoratori addetti abitualmente ad attività di movimentazione manuale di carichi nei settori di edilizia, logistica, sanità e settore manifatturiero, risultando quindi potenzialmente esposti a patologie e disturbi muscolo-scheletrici da sovraccarico biomeccanico, soprattutto della colonna vertebrale e delle spalle.


HyQReal

Durante il workshop nella capitale sono state dimostrate anche le capacità operative di HyQReal, il robot dell’Istituto Italiano di Tecnologia(Iit) capace di spostare un aereo ed i suoi passeggeri per un totale di tre tonnellate di carico.

HyQReal

“Trainare un aereo ci ha permesso di dimostrare la forza del robot e l'autonomia energetica. Volevamo tentare qualcosa che non fosse mai stato fatto prima e la settimana scorsa ci siamo riusciti” ha affermato Claudio Semini, del laboratorio di Dynamic Legged Systems di Iit. HyQReal è stato progettato per supportare l’uomo in scenari di emergenza, per intervenire in caso di incendi, terremoti e in altri luoghi pericolosi o inaccessibili, per interventi efficaci e tempestivi, cosicché si possa limitare il più possibile l’esposizione dei lavoratori in contesti che comportino rischi rilevanti per la loro salute e sicurezza sul lavoro.


Esoscheletro collaborativo e robot teleoperativo

Ad affiancare HyQReal ci saranno l’esoscheletro collaborativo in grado di ridurre gli effetti delle sollecitazioni muscolo-scheletriche ed il robot teleoperativo capace di sostituire o assistere i lavoratori negli interventi in ambienti pericolosi.

Esoscheletro collaborativo
Robot Teleoperativo

Dalla prima sessione del workshop è emerso come in alcuni contesti lavorativi possa essere particolarmente vantaggioso l’ausilio degli esoscheletri, dispositivi indossabili che supportano le capacità fisiche dell’operatore, ovvero forza, agilità, velocità e potenza, riducendo così notevolmente gli effetti delle sollecitazioni muscolo-scheletriche.


Le sinergie di collaborazione dei due Istituti hanno avviato quest'importante progetto due anni fa ed oggi sono giunti alla fase finale con l'obbiettivo primario di assicurare una maggiore qualità della salute e sicurezza sul lavoro.

Stiamo pronti ad accogliere questi straordinari strumenti collaborativi per migliorare la sicurezza dell’attività lavorativa di ogni settore ed ambiente di lavoro.

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