COVID-19 E SICUREZZA ALIMENTARE: GUIDA PER LE IMPRESE ALIMENTARI (Organizzazione Mondiale della Sanità)
Testo integrale tradotto il lingua italiana: "COVID-19 and food safety: guidance for food businesses"
Guida provvisoria
07 Aprile 2020
Contesto
Il mondo sta affrontando una minaccia senza precedenti dovuta alla Pandemia di COVID-19 causata dal virus SARS-CoV-2 (indicato come virus COVID-19). Molti paesi stanno seguendo i consigli dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per quanto riguarda l'introduzione di misure di distanziamento fisico come uno dei modi in cui la trasmissione della malattia può essere ridotta. L'applicazione di queste misure ha portato alla chiusura di molte aziende, scuole, istituti di istruzione e limitazioni per viaggi e aggregazioni sociali. Per alcune persone il lavoro da casa, il telelavoro, le discussioni e le riunioni online sono ormai normali pratiche. Il personale dell'impresa alimentare, tuttavia, non ha l'opportunità di lavorare da casa e gli viene richiesto di continuare a lavorare negli abituali luoghi di lavoro. Mantenere in salute e in sicurezza tutti i lavoratori coinvolti nella produzione alimentare e nelle filiere produttive e distributive è fondamentale per sopravvivere all'attuale pandemia. Assicurare la continuazione della catena alimentare è lo scopo essenziale a cui tutte le parti interessate della filiera alimentare devono contribuire. Questo risulta inoltre necessario per mantenere la piena fiducia dei consumatori nella sicurezza e nella disponibilità dei prodotti alimentari.
L'impresa alimentare deve avere un sistema di gestione della sicurezza alimentare (Food Safety Management System, FSMS) basato sull'analisi dei pericoli e dei punti critici di controllo (HACCP) per la gestione dei rischi inerenti alla sicurezza degli alimenti e per prevenire la loro contaminazione. Le aziende alimentari basate su questi sistemi sono sostenute da programmi prestabiliti che includono buone prassi igieniche, pulizia e sanificazione, suddivisione in zone delle aree di preparazione, controllo dei fornitori, stoccaggio, distribuzione e trasporto, igiene del personale e idoneità al lavoro - tutte condizioni e attività di base necessarie a mantenere un ambiente igienico adatto alla trasformazione dei prodotti alimentari. Il Codex Alimentarius stabilisce solide fondamenta per l'implementazione dei controlli igienici nei punti chiave di ciascuna fase della trasformazione, produzione e commercializzazione della filiera e per la prevenzione della contaminazione alimentare.
Se un’azienda alimentare ha istituito un gruppo FSMS o HACCP, i membri di questo gruppo devono essere inclusi in tutte le questioni per garantire che i nuovi interventi vengano rivisti tenendo sempre conto della sicurezza alimentare. Se un’azienda alimentare non ha istituito un gruppo FSMS o HACCP, allora dovrà nominare una persona responsabile per valutare se da misure straordinarie possano emergere nuovi rischi per la sicurezza alimentare. Questa persona designata deve collaborare con le autorità per la sicurezza alimentare e deve consigliare l’azienda. Emerge adesso l’urgente necessità per l'impresa alimentare di assicurare il rispetto delle misure per tutelare i lavoratori del settore alimentare dal contrarre il COVID-19, per prevenire l'esposizione al virus e la sua trasmissione e per rafforzare l'igiene alimentare e le pratiche igieniche. Lo scopo di queste linee guida è di evidenziare queste misure straordinarie affinché l'integrità della catena alimentare sia mantenuta e forniture alimentari adeguate e sicure siano a disposizione dei consumatori.
Potenziale trasmissione del COVID-19 tramite gli alimenti
È altamente improbabile che le persone possano contrarre il COVID-19 da alimenti o imballaggi alimentari. Il COVID-19 è una malattia respiratoria e la via di trasmissione primaria è attraverso il contatto da una persona all’altra e attraverso il contatto diretto con le secrezioni respiratorie generate quando una persona infetta tossisce o starnutisce.
Finora non ci sono prove che virus che causano malattie respiratorie vengano trasmessi attraverso alimenti o imballaggi alimentari. I coronavirus non possono moltiplicarsi nel cibo; hanno bisogno di un animale o di un essere umano per moltiplicarsi.
Il suggerimento più recente dell'OMS è che il virus COVID-19 venga trasmesso attraverso uno stretto contatto con le secrezioni respiratorie (costituite da tosse o starnuti) o da materiali contaminati, secondo le attuali conoscenze. Il virus può diffondersi direttamente da persona a persona quando una persona infetta tossisce o starnutisce, producendo goccioline che raggiungono il naso, la bocca o gli occhi di un’altra persona. In alternativa, poiché le secrezioni respiratorie sono troppo pesanti per essere trasportate dall'aria, atterrano su oggetti e superfici intorno alla persona infetta. È possibile che qualcuno possa essere infettato toccando una superficie contaminata, un oggetto o la mano di una persona infetta e successivamente toccare la propria bocca, il naso o gli occhi. Questo può accadere, ad esempio, quando si toccano le maniglie delle porte o si stringe la mano a una persona e poi ci si tocca il viso.
Ricerche recenti stimano che il virus COVID-19 possa sopravvivere su diverse superfici e riferiscono che il virus possa rimanere in vita fino a 72 ore su plastica e acciaio inossidabile, fino a 4 ore su rame e fino a 24 ore su cartone. Questa ricerca è stata condotta in laboratorio (a umidità e temperatura controllate) e dovrebbe essere interpretata con cautela nell'ambiente di vita reale.
È indispensabile che l'impresa alimentare rafforzi le misure igieniche del personale e fornisca al suo staff aggiornamenti formativi sui principi di igiene degli alimenti per eliminare o ridurre il rischio che superfici a contatto con gli alimenti o imballaggi alimentari vengano contaminati dal personale infetto. I dispositivi di protezione individuale (DPI), come mascherine e guanti, sono efficaci nel ridurre la diffusione dei virus e delle malattie all’interno dell’impresa alimentare, ma solo se usati correttamente.
Inoltre, l’impresa alimentare è fortemente raccomandata di introdurre il distanziamento sociale e rigorose misure di igiene e pulizia, promuovere frequenti ed efficaci lavaggi delle mani e interventi di pulizia a ogni fase della lavorazione, produzione e commercializzazione degli alimenti. Queste misure proteggeranno il personale dalla diffusione di COVID-19 tra i lavoratori, manterranno una forza lavoro sana, rileveranno ed escluderanno gli addetti infetti e coloro con i quali hanno avuto contatti dal luogo di lavoro.
Sebbene il materiale genetico (RNA) del COVID-19 sia stato isolato da campioni di feci di pazienti infettati, non ci sono segnalazioni o prove di trasmissione fecale-orale. Lavarsi le mani dopo aver usato i servizi igienici è sempre una pratica essenziale soprattutto quando si lavora con il cibo.
Addetti alimentari: consapevolezza dei sintomi del COVID-19
Ai fini di questa guida, i lavoratori del settore alimentare comprendono gli operatori che manipolano gli alimenti, ovvero le persone che toccano direttamente cibo aperto come parte del loro lavoro. È incluso anche il personale che potrebbe toccare le superfici che sono venute a contatto con gli alimenti o altre superfici in ambienti in cui vengono manipolati alimenti. Queste condizioni possono quindi applicarsi a gestori, addetti alle pulizie, imprese di manutenzione, addetti alle consegne e ispettori alimentari. L'OMS raccomanda alle persone che non si sentono bene rimanere a casa. Il personale che lavora nel settore alimentare deve essere consapevole di quali sono i sintomi del COVID-19. Gli operatori del settore alimentare devono fornire, per il personale addetto, una guida scritta dove vengano riportati i sintomi e le politiche di esclusione dal lavoro.
La questione più importante è che il personale sia in grado di riconoscere i sintomi in anticipo, in modo da poter ricevere cure mediche e controlli idonei e ridurre così il rischio di infezione dei compagni di lavoro.
I sintomi comuni del COVID-19 sono:
- Febbre (superiore a 37,5°)
- Tosse (qualsiasi tipo di tosse, non solo tosse secca)
- Fiato corto
- Difficoltà respiratorie
- Stanchezza
Operatori alimentari: prevenire la diffusione del COVID-19 nell'ambiente di lavoro
Al personale che lavora in locali in cui vengono trattati alimenti devono essere consegnate istruzioni scritte e idonea formazione su come prevenire la diffusione del COVID-19.
Le normali procedure di lavoro impiegate dalle imprese alimentari che hanno adottato un sistema FSMS, assicurano già che i lavoratori infetti siano esclusi dai luoghi di lavoro. Il personale che presenta malessere o sintomi da COVID-19 non deve presentarsi a lavoro e deve essere informato su come contattare il medico.
Questo è indispensabile perché se un lavoratore infetto manipola gli alimenti, è possibile che possa trasmettere il virus all’alimento che sta manipolando o a superfici limitrofe tramite tosse, starnuti o tramite contatto diretto. Inoltre, in alcuni casi, le persone infette possono essere asintomatiche o pre-sintomatiche e possono non mostrare alcun segno o sintomo di malattia, oppure potrebbero presentare sintomi lievi che vengono facilmente trascurati. Alcune persone infette che non presentano ancora sintomi si sono dimostrate contagiose e in grado di diffondere il virus. Ciò sottolinea la necessità di tutto il personale che lavora nell’ impresa alimentare, indipendentemente dall’apparente stato di salute, di praticare l'igiene personale e utilizzare in modo appropriato i DPI. Le imprese alimentari devono introdurre un elevato livello di sicurezza e gestione del personale in modo da mantenere un ambiente di lavoro sano. Una pianificazione accurata deve assicurare che i lavoratori affetti da COVID-19 (sintomatici e asintomatici confermati) e i loro contatti (coloro che sono entrati a contatto con il caso positivo) siano esclusi dai luoghi di lavoro. Il personale che presenta malessere o sintomi da COVID-19 non deve lavorare. Deve essere predisposta una procedura per consentire al personale di segnalare la malattia per telefono (o e-mail), in tal modo i lavoratori che mostrano i primi sintomi di COVID-19 possono ricevere informazioni affidabili ed essere rapidamente esclusi dagli ambienti di lavoro. Le pratiche di sicurezza alimentare nei locali devono continuare ad essere portate ai più alti standard di igiene in linea con il sistema FSMS.
Le buone pratiche igieniche per il personale includono:
- corretta igiene delle mani - lavaggio con acqua e sapone per almeno 20 secondi (seguire i consigli dell'OMS);
- uso frequente di disinfettanti per le mani a base alcolica;
- buona igiene respiratoria (coprire bocca e naso quando si tossisce o si starnutisce; buttare i fazzoletti e lavare le mani);
- frequente pulizia / disinfezione delle superfici di lavoro e punti di contatto come maniglie delle porte;
- evitare il contatto ravvicinato con chiunque mostri sintomi di malattie respiratorie come tosse e starnuti.
Operatori alimentari: utilizzo di guanti monouso
I guanti devono essere usati dagli operatori del settore alimentare ma devono essere cambiati frequentemente e le mani devono essere lavate tra un cambio di guanti e l’altro e quando i guanti vengono rimossi. I guanti devono essere cambiati dopo aver svolto attività non legate al cibo, come l’apertura / chiusura manuale delle porte e lo svuotamento dei cestini dei rifiuti. Gli operatori del settore alimentare devono essere consapevoli del fatto che indossare guanti consente l'accumulo di batteri sulla superficie delle mani, quindi il lavaggio delle mani è estremamente importante quando si rimuovono i guanti per evitare la successiva contaminazione degli alimenti. Gli operatori alimentari devono evitare di toccarsi la bocca e gli occhi quando indossano i guanti. I guanti monouso non devono essere utilizzati nell’ambiente di lavoro come sostituti del lavaggio delle mani. Il COVID-19 può contaminare i guanti monouso nello stesso modo in cui entra nelle mani dei lavoratori. La rimozione di guanti monouso può portare alla contaminazione delle mani. Indossare guanti monouso può dare un falso senso di sicurezza e può far sì che il personale non si lavi le mani con la frequenza necessaria.
Il lavaggio delle mani è la migliore barriera protettiva per le infezioni rispetto all’utilizzo dei guanti monouso. Le imprese del settore alimentare devono garantire che siano forniti adeguati dispositivi igienici e che i lavoratori si lavino accuratamente e frequentemente le mani. Il sapone normale e l’acqua calda corrente sono adeguati al lavaggio delle mani. I disinfettanti per le mani possono essere utilizzati come misura aggiuntiva ma non devono sostituire il lavaggio delle mani.
Operatori alimentari: distanza fisica nell’ambiente di lavoro
Il distanziamento fisico è molto importante per aiutare a rallentare la diffusione del COVID-19. Ciò si ottiene riducendo al minimo il contatto tra individui potenzialmente infetti e individui sani. Tutte le imprese del settore alimentare devono seguire le indicazioni per il distanziamento fisico per quanto ragionevolmente possibile. Le linee guida dell’OMS stabiliscono l’obbligo di mantenere almeno 1 metro tra colleghi. Laddove l’ambiente di lavoro lo rende difficile, i datori di lavoro devono valutare quali misure mettere in atto per proteggere i dipendenti.
Misure pratiche per adeguarsi all’obbligo del distanziamento fisico in ambienti in cui vengono trasformati gli alimenti sono:
- distribuire le postazioni di lavoro su entrambi i lati delle linee di lavorazione in modo che i lavoratori non si trovino uno di fronte all’altro;
- fornire DPI come mascherine facciali, reti per capelli, guanti monouso, tute pulite e scarpe da lavoro antiscivolo. L’uso dei DPI deve essere abituale nelle aree ad alto rischio delle strutture che producono cibi pronti e cotti. Quando il personale utilizza tutti i DPI è possibile ridurre la distanza tra lavoratori;
- distanziare le postazioni di lavoro, ciò potrebbe richiedere una riduzione nella velocità delle linee di produzione;
- limitare il numero di personale in ogni singola area di preparazione in qualsiasi momento;
- organizzare il personale in gruppi di lavoro o squadre per facilitare una ridotta interazione tra i gruppi.
Operatori alimentari: il COVID-19 negli ambienti di lavoro
I Programmi di prerequisiti (PRP) alla base di un'impresa alimentare basata sul sistema FSMS devono includere delle linee guida per la gestione della malattia tra gli operatori negli ambienti di lavoro. In queste linee guida devono essere incluse le istruzioni per la segnalazione della malattia da parte del personale e le politiche per il ritorno al lavoro al termine della malattia. Il personale deve essere formato per l’uso e per il rispetto delle linee guida e per segnalare la malattia prima possibile in modo da impedire la trasmissione del COVID-19 tra i colleghi di lavoro. Le pratiche di gestione del personale (es. la segnalazione della malattia e l’esclusione di un lavoratore ammalato dai luoghi di lavoro) abbasserà la probabilità che un lavoratore si ammali di COVID-19 sul lavoro. Tuttavia, è comunque necessario sviluppare un piano d'azione per gestire un evento del genere. Un evento più probabile è che un lavoratore segnali la malattia per telefono. Il personale deve essere consapevole che non deve presentarsi a lavoro con i sintomi di COVID-19, ma avvisare telefonicamente.
Il personale che non si sente bene non deve presentarsi a lavoro e deve chiamare il medico. Tuttavia, nel caso in cui un operatore alimentare accusi sul posto di lavoro i sintomi tipici del COVID-19, deve essere collocato in un'area distante dalle altre persone. Se possibile, si deve trovare una stanza o un'area dove l’operatore possa essere isolato dietro a una porta chiusa, come ad esempio un ufficio del personale. Se possibile, aprire una finestra in modo da facilitare la ventilazione. Queste disposizioni devono essere applicate affinché il dipendente che presenta malessere sia rimosso rapidamente dalle aree destinate agli alimenti.
Il dipendente che presenta malessere deve seguire le linee guida nazionali per la segnalazione di casi / casi sospetti di COVID-19. Mentre attende il parere medico o il permesso di essere rimandato a casa, il lavoratore deve evitare qualsiasi contatto con altri dipendenti. Deve evitare di toccare persone, superfici ed oggetti ed essere informato sulla necessità di coprirsi la bocca e il naso con salviette usa e getta quando tossisce o starnutisce e inserire la salvietta in un sacchetto o in una tasca e quindi gettarla in un bidone con un coperchio. Se non ha a disposizione salviette usa e getta, deve tossire e starnutire nell'incavo del gomito. Se il lavoratore ha bisogno di andare in bagno in attesa di assistenza medica, deve usare un bagno separato, se disponibile.
Tutte le superfici con cui il dipendente infetto è entrato in contatto devono essere pulite, comprese tutte le superfici e gli oggetti visibilmente contaminati da fluidi corporei / secrezioni respiratorie, e tutte le aree ad elevato contatto potenzialmente contaminate come servizi igienici, maniglie delle porte e telefoni. Per le operazioni di pulizia devono essere usati disinfettanti a base alcolica / disinfettanti per superfici. In generale, disinfettanti a base alcolica (etanolo, 2-propanolo, 1-propanolo) in concentrazioni del 70-80% hanno dimostrato una riduzione significativa nell'infettività e nello sviluppo di virus come il COVID-19. Anche i comuni disinfettanti con principi attivi a base composti di ammonio quaternario e cloro hanno proprietà virucide. Tutto il personale dovrebbe lavarsi accuratamente le mani per 20 secondi con acqua e sapone dopo ogni contatto con chi mostra sintomi compatibili con l'infezione da coronavirus.
Se un dipendente si conferma positivo al COVID-19, è necessario informare tutti i contatti stretti del dipendente infetto così che anche loro possano prendere misure per ridurre al minimo l'ulteriore rischio di diffusione. Le definizioni dell'OMS di contatto di un caso positivo al COVID-19 possono essere trovate qui. Esempi di contatti nell'impresa alimentare includono qualsiasi dipendente che si sia trovato faccia a faccia o a contatto fisico (per es. toccandolo) con il caso positivo; qualsiasi dipendente che si sia trovato entro 1 metro dal caso confermato; chiunque abbia pulito eventuali fluidi corporei senza DPI adeguati (ad es. guanti, tuta, indumenti protettivi); dipendenti nello stesso team o gruppo di lavoro del caso positivo e qualsiasi dipendente viva nella sua stessa famiglia.
L'OMS raccomanda che chiunque sia entrato in contatto con il caso positivo venga messo in quarantena per 14 giorni a partire dall'ultimo contatto avuto con al caso confermato. Se non altro, il personale che ha avuto contatti stretti con il dipendente infetto deve essere invitato a rimanere a casa per 14 giorni a partire dall'ultima volta che ha avuto contatti con il caso confermato e rispettare il distanziamento fisico. Se si ammala entro i 14 giorni di isolamento e risulta positivo al COVID-19, diventa un caso confermato e deve essere gestito come tale.
Il personale che non ha avuto un contatto stretto con il caso positivo confermato, deve continuare a prendere le consuete precauzioni e ad andare al lavoro come al solito. Organizzare i dipendenti in piccoli team o gruppi di lavoro aiuterà a ridurre al minimo le interruzioni della forza lavoro nel caso in cui un dipendente mostri i sintomi del COVID-19. La chiusura del posto di lavoro non è consigliata.
Deve essere attuata una politica di ritorno al lavoro per il personale infetto e guarito da COVID-19. L’OMS sostiene che un caso confermato possa terminare l'isolamento una volta scomparsi i sintomi e dopo che due test PCR siano risultati negativi a distanza di almeno 24 ore. Se non è possibile eseguire i test, l'OMS raccomanda che un paziente confermato possa terminare l'isolamento 14 giorni dopo la scomparsa dei sintomi.
Operatori alimentari: trasporto e consegna di ingredienti e prodotti alimentari
L'obiettivo principale di ogni ulteriore misura igienica attuata dalle imprese del settore alimentare è quello di mantenere il Virus COVID-19 fuori dalle loro attività. Il virus entra nei locali aziendali solo quando vi entra una persona infetta o quando prodotti o oggetti contaminati vengono portati all’interno dei locali.
I conducenti e il tutto il personale addetto alle consegne non deve lasciare il proprio veicolo durante la consegna. I conducenti devono essere forniti di disinfettante per le mani a base alcolica e salviette di carta. I conducenti devono usare un disinfettante per le mani prima di passare i documenti di trasporto al personale delle strutture alimentari. Devono essere usati contenitori e imballaggi monouso per evitare le operazioni di pulizia ad ogni rientro. In caso di contenitori riutilizzabili, devono essere redatti adeguati protocolli di igiene e sanificazione.
I conducenti che effettuano consegne in locali alimentari devono essere consapevoli dei potenziali rischi da contatto associati alla trasmissione del COVID-19. Il virus può essere contratto se i conducenti toccano una superficie contaminata o stringono la mano a una persona infetta con mani contaminate. Le superfici con maggiori probabilità di essere contaminate includono le superfici toccate con più frequenza come lo sterzo, le maniglie delle portiere, i dispositivi mobili, ecc. Questo è il motivo per cui l’igiene delle mani, insieme al distanziamento fisico, è di fondamentale importanza e il motivo per cui la sanificazione delle superfici di contatto è essenziale per evitare una contaminazione crociata.
I conducenti devono essere consapevoli della distanza fisica durante il ritiro o durante la consegna della merce, e devono essere consapevoli della necessità di mantenere un alto livello di pulizia personale e indossare indumenti protettivi puliti. I conducenti devono essere anche consapevoli della necessità di garantire che tutti i contenitori usati per il trasporto devono essere puliti e sanificati di frequente, gli alimenti devono essere protetti da contaminazione e devono essere separati da altra merce che potrebbe causare contaminazione.
Locali alimentari di vendita al dettaglio
Nella pandemia di COVID-19, il settore alimentare al dettaglio affronta le maggiori sfide nel mantenimento dei più alti standard di igiene, proteggendo il personale dal rischio di infezione, mantenendo il distanziamento fisico in presenza di un grande numero di clienti, rimanendo aperto e assicurando che adeguate forniture alimentari siano sempre disponibili su base giornaliera. È improbabile che gli operatori alimentari dei locali al dettaglio contaminino il cibo se seguono gli standard e le buone pratiche di igiene personale che riducono il rischio di trasmissione della maggior parte delle malattie trasmesse attraverso gli alimenti. Misure come il frequente lavaggio delle mani, uso di disinfettanti per le mani, uso di indumenti protettivi, adeguata igiene respiratoria, ridurrà il rischio di diffusione della malattia. I datori di lavoro devono sottolineare l'importanza di lavarsi le mani più frequentemente, di mantenere buone pratiche igieniche, di pulire e disinfettare con maggior frequenza quelle superfici che vengono maggiormente toccate. Gli operatori del settore alimentare devono conoscere i sintomi del COVID-19, informare il loro datore di lavoro e chiedere il parere di un medico se ritengono di avere i sintomi di questa malattia.
Mantenere il distanziamento fisico nei locali alimentari al dettaglio è fondamentale per ridurre il rischio di trasmissione della malattia. Le misure pratiche che possono essere utilizzate dai rivenditori al dettaglio includono:
- Regolamentare il numero di clienti che entrano nel negozio per evitare il sovraffollamento;
- Posizionare cartelli nei punti di ingresso per richiedere ai clienti di non entrare nel negozio in caso di malessere o di sintomi di COVID-19;
- Gestire il controllo continuo delle code con cartelli sul distanziamento fisico sia all’interno che all’esterno dei negozi;
- Fornire disinfettanti per le mani, disinfettanti spray e salviette di carta usa e getta nei punti di ingresso del negozio;
- Usare la segnaletica orizzontale all’interno del negozio per facilitare il rispetto del distanziamento fisico, in particolare nelle aree più affollate, come i banconi e le casse;
- Fare regolari annunci per ricordare ai clienti di seguire i consigli di distanziamento fisico e di lavarsi le mani regolarmente;
- Installare barriere in plexiglass davanti a casse e banconi come ulteriore livello di protezione per il personale;
- Incoraggiare l’uso di pagamenti contactless
- Poiché i consumatori sempre più spesso portano con sé le proprie borse della spesa, devono essere posizionati dei cartelli che avvisano i clienti di pulire le loro borse prima di ogni utilizzo (nei negozi, nei punti vendita, nei supermercati).
Il rischio di trasmissione di COVID-19 viene ridotto al minimo identificando i punti di maggior contatto nei locali di vendita al dettaglio e assicurando che siano puliti e disinfettati regolarmente. Esempi di punti di maggior contatto sono i carrelli della spesa, le maniglie delle porte, le bilance ad uso della clientela. Le azioni da intraprendere includono:
- Fornire salviette (o altri tipi di sanificazione) ai clienti per pulire le maniglie dei carrelli e dei cestini della spesa oppure incaricare il personale di disinfettare le maniglie dei carrelli dopo ogni utilizzo;
- Lavare e sanificare frequentemente gli strumenti come mestoli, pinze e contenitori per condimenti;
- Mantenere le porte aperte ove possibile per ridurre al minimo il contatto.
Espositori alimentari aperti nei negozi al dettaglio
Sebbene alcuni consumatori percepiscano il rischio di infezione da COVID19 derivante dagli espositori di alimenti, non esiste attualmente alcuna evidenza scientifica che suggerisca che il cibo sia associato alla trasmissione del virus COVID-19. È importante che gli espositori per alimenti, come quelli delle insalate, gli espositori di prodotti freschi e prodotti da forno vengano mantenuti in buone condizioni igieniche. I consumatori devono sempre essere avvisati di lavare frutta e verdura con acqua potabile prima del consumo. Sia i clienti che il personale devono osservare rigorosamente le buone pratiche di igiene personale in ogni momento in cui si trovano in prossimità delle aree con espositori aperti. Al fine di gestire in modo igienico gli espositori alimentari ed evitare la trasmissione del COVID-19 attraverso il contatto con le superfici, i rivenditori dovrebbero:
- Mantenere la frequente igiene e sanificazione di tutte le superfici ed utensili a contatto con gli alimenti;
- Richiedere ai lavoratori nella ristorazione di lavarsi spesso le mani e, se si usano i guanti, questi devono essere cambiati prima e dopo la preparazione del cibo;
- Richiedere ai lavoratori del servizio di ristorazione di pulire e igienizzare frequentemente i banchi, gli utensili e i contenitori dei condimenti;
- Fornire disinfettante per le mani ai consumatori che entrano ed escono dai locali alimentari;
- Evitare di esporre e vendere prodotti da forno non confezionati attraverso banchi self-service. I prodotti da forno devono essere collocati in imballaggi di plastica / cellophane o carta. Là dove i prodotti da forno vengano venduti sfusi, devono essere collocati all’interno di vetrine di plexiglass e devono essere inseriti in sacchetti utilizzando le pinze nel momento in cui il cliente viene servito.
Operatori alimentari: le mense aziendali
Le mense riservate al personale adibito ai servizi essenziali, come appunto la trasformazione e la vendita al dettaglio di generi alimentari, devono rimanere aperte là dove non esistano altre alternative percorribili. All’interno delle mense aziendali devono essere mantenuti gli elevati standard delle misure di salute pubblica per quanto riguarda il lavaggio delle mani e l’igiene delle vie respiratorie.
Gli standard operativi per le mense aziendali devono includere:
- Mantenimento della distanza fisica di almeno 1 metro tra una persona e gli altri lavoratori, anche nella disposizione dei posti a sedere;
- Distribuzione dei turni di lavoro e delle pause in modo tale da ridurre il numero del personale nella sala mensa nello stesso momento;
- Limitare il più possibile il contatto fisico non essenziale;
- Indicazioni ben visibili per il personale che promuovano l’igiene delle mani e il distanziamento fisico;
- Procedure di pulizia e disinfezione per attrezzature, locali e superfici di contatto/ punti ad elevata frequenza di contatto es. piani di lavoro, pinze, utensili di servizio, espositori self-service aperti, maniglie delle porte.
L'OMS continua a monitorare attentamente la situazione per ogni cambiamento che potrebbe influire su questa guida provvisoria. Se alcuni fattori cambieranno, l’OMS pubblicherà un ulteriore aggiornamento. In caso contrario, questo documento scadrà dopo 2 anni dalla data di pubblicazione.
Traduzione: Dott.ssa Caterina Cambi (Interpretariato e traduzione editoriale settoriale, Cà Foscari, Venezia)