In occasione della Festa della Donna vorremmo soffermarci sulla valutazione specifica dei rischi riguardanti le lavoratrici madri.
Come abbiamo sostenuto più volte, la gravidanza non è una malattia, ma piuttosto un aspetto della vita quotidiana. Tuttavia, molte attività lavorative possono costituire per la lavoratrice in gravidanza/puerperio/allattamento una condizione di rischio per la sua salute o per quella del bambino.
Il D. Lgs 81/2008, art.28, in materia della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, prende in considerazione anche i rischi relativi alle differenze di genere, sia dal punto di vista fisico che dal punto di vista psico-sociale.
Tale impostazione recepisce l’attuale orientamento europeo e comunitario volto a perseguire il miglioramento delle condizioni di lavoro e l’abbattimento degli stereotipi di genere anche attraverso la considerazione specifica delle pari opportunità fra uomo e donna e il benessere organizzativo nell’ambiente di lavoro.
In termini semplici?
Negli ultimi anni il tasso di occupazione delle donne è salito fino al 49,2% (dati Istat 2018).
Le donne lavoratrici e in stato interessante subiscono spesso una forte pressione psicologica che si ripercuote negativamente sul benessere e la salute.
E’ di estrema importanza quindi promuovere iniziative di educazione alla salute della donna e soprattutto della lavoratrice madre, con particolare riferimento ai fattori di rischio professionali che potrebbero influire negativamente sulle condizioni fisiche delle lavoratrici e/o dei loro bambini.
Alcuni fattori di rischio che devono essere presi in esame durante una corretta valutazione dei rischi, sono quelli legati all’esposizione di:

Queste sostanze potrebbero causare nella madre effetti devastanti, come aborti spontanei, amenorrea, riduzione della fertilità, gravidanza extrauterina, oligospermia, aspermia; sulla prole, i danni sarebbero altrettanto disastrosi, quali ritardi mentali, deficit del sistema nervoso centrale, malformazioni congenite nel feto, leucemia.
Per prevenire tali problematiche e garantire un ambiente di lavoro sicuro, il Datore di Lavoro e il Medico Competente dovranno cooperare al fine di individuare le lavorazioni vietate per la gravidanza e/o l’allattamento e, per ogni mansione a rischio, attuare le relative misure di prevenzione e protezione come ad esempio:

Documenti e moduli da scaricare
Scarica qui il D. Lgs 645/96 con alcuni esempi di processi o condizioni di lavoro per la tutela della sicurezza e della salute delle lavoratrici gestanti, puerpere o in periodo di allattamento - DL 25 novembre 1996_n645
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Scarica qui il D.Lgs 151/01 con un elenco dei lavori faticosi, pericolosi e insalubri + elenco non esauriente di agenti, processi e condizioni di lavoro per lavoratrici gestanti, puerpere o in periodo di allattamento - Decreto_Legislativo_26_marzo_2001_n.151
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Per saperne di più, vi rimandiamo all’approfondimento sulla nostra pagina web dedicata
Documento di valutazione dei rischi per lavoratrici gestanti, puerpere o in periodo di allattamento:
DVR lavoratrici gestanti