La valutazione del rischio da movimentazione manuale dei carichi (MMC), con particolare riferimento alle operazioni di sollevamento e abbassamento, si avvale di più metodi. Tra i più utilizzati:
- 1) Metodo Liberty Mutual (Tabelle di Snook e Ciriello per sollevamento ed abbassamento)
- 2) Equazione NIOSH (revisione 1994)
- 3) Norma ISO 11228-1 (per operazioni di sollevamento e trasporto).
- Ogni metodologia implica, per il suo corretto utilizzo, la verifica di presupposti e limiti, il mancato rispetto dei quali rende inapplicabile il metodo.
La metodologia utilizzata ricorre al più recente modello proposto dal NIOSH (1993) che è in grado di determinare, per ogni azione di sollevamento, il cosiddetto “limite di peso raccomandato” attraverso un’equazione che, a partire da un massimo peso ideale sollevabile in condizioni ideali, considera l’eventuale esistenza di elementi sfavorevoli e tratta questi ultimi con appositi fattori di demoltiplicazione.
Il NIOSH, nella sua proposta parte da un peso ideale di 23 kg valido per entrambi i sessi. Ciascun fattore demoltiplicativo previsto può assumere valori compresi tra 0 ed 1. Quando l’elemento di rischio potenziale corrisponde ad una condizione ottimale, il relativo fattore assume il valore di 1 e pertanto non porta ad alcun decremento del peso ideale iniziale. Quando l’elemento di rischio è presente, discostandosi dalla condizione ottimale, il relativo fattore assume un valore inferiore a 1; esso risulta tanto più piccolo quanto maggiore è l’allontanamento dalla relativa condizione ottimale: in tal caso il peso iniziale ideale diminuisce di conseguenza.
In taluni casi l’elemento di rischio è considerato estremo: il relativo fattore viene posto uguale a zero, intendendo che si è in una condizione di inadeguatezza assoluta per via di quello specifico elemento di rischio.
Si parte comunque da una situazione ideale che è la seguente:
Età |
Uomini |
Donne |
> 18 anni |
25 Kg |
15 Kg |
15-18 anni |
15 Kg |
10 Kg |
Per la valutazione del rischio da movimentazione di un carico e per la sua prevenzione, è necessario l’introduzione di fattori correttivi in relazione alle caratteristiche del carico in maniera da ottenere il “peso raccomandato” secondo una formula NIOSH per la quale il peso del carico viene corretto moltiplicandolo per fattori:
fattore altezza |
FA |
altezza da terra delle mani all'inizio del sollevamento |
fattore dislocazione |
FD |
escursione verticale fra l'inizio e la fine del sollevamento |
fattore orizzontale |
FO |
distanza massima del peso del corpo, all'altezza dell'ombelico, durante il sollevamento |
fattore frequenza |
FF |
numero di atti di sollevamento in un minuto |
fattore asimmetria |
FAS |
dislocazione angolare del carico tra inizio e fine dell'operazione |
fattore presa |
FP |
tipologia della presa del carico |
Ogni scostamento dalle migliori condizioni di uno dei fattori descritti attribuisce ad esso un indice di valore inferiore all'unità, pertanto attraverso la seguente formula è possibile individuare il peso raccomandato partendo dal peso reale:
Kg di peso max previsti dalla normativa x FA x FD x FO x FF x FAS x FP = peso raccomandato
Conoscendo il rapporto tra “peso movimentato” e “peso raccomandato” sarà possibile calcolare un indice di rischio:
- Se l’indice è inferiore a 0,75 è da considerarsi accettabile.
- Se l'indice è tra 0,75 e 1,25 l'accettabilità non è per tutti i soggetti ed è consigliabile intervenire sui mezzi, sull'organizzazione del lavoro e sul controllo sanitario degli addetti.
- Se l'indice supera 1,25 la situazione è a rischio e necessita di interventi tecnici.
Applicazione del metodo Niosh per la valutazione del rischio per compiti multipli
Nei comuni contesti produttivi i lavoratori sono spesso chiamati a svolgere compiti diversi di movimentazione manuale di carichi per i quali il calcolo sopra descritto non può essere applicato. Dovrà pertanto essere applicata una procedura ponderata in cui saranno presi in considerazione il numero dei compiti diversi e le relative frequenze di movimentazione. Potranno essere identificati gruppi di compiti secondo il tipo di carico e la relativa frequenza.
Ad esempio:
- carichi movimentati in modo simile o ad altezze analoghe,
- carichi movimentati con frequenze simili,
- carichi di peso simile.
In queste situazioni si dovrà calcolare l’Indice di Sollevamento Composto (ISC) che è determinato dall’indice di sollevamento (IS) del compito più gravoso, incrementato di una quota determinata dagli IS degli altri compiti.
Il calcolo dell’ISC, come proposto dal NIOSH, è rappresentato nella condizione più semplice (cioè per due compiti) dalla seguente formula:
ISC = IS1 + (IS21+2 - IS21)
Ciò significa che, nel caso in cui l’indice di sollevamento del compito semplice 1 (IS1) risulti uguale all’indice di sollevamento del compito semplice 2 (IS2), due dei termini dell’equazione si semplificano e la risultanza sarà allora quello di un compito semplice effettuato alle frequenze somma di IS1 e IS2. Per facilitare la comprensione delle variabili che debbono essere calcolate si espliciteranno una serie di passaggi matematici come di seguito riportato:
IS = Peso sollevato / Peso raccomandato
Peso raccomandato = Cp x FA x FV x FO x FAs x FP x FF
Dove
Cp = Costante di peso
FA = Fattore altezza delle mani all’inizio del sollevamento
FV = Fattore dislocazione verticale
FO = Fattore distanza orizzontale dal corpo
FAs = Fattore asimmetria
FP = Fattore presa
FF = Fattore frequenza/durata
Va calcolato l’IS del compito più gravoso mediante la presente formula:
IS = Peso sollevato / Peso raccomandato = Peso sollevato / Cp x FA x FV x FO x FAs x FP x FF
Nel calcolo dell’indice di sollevamento composto (ISC) si applica la formula senza il fattore frequenza (FF) per il calcolo del peso raccomandato indipendente dalla frequenza (PRIF) per ogni compito. E quindi avremo:
Peso sollevato / (PRIF) CpxFAxFVxFOxFAsxFP = Indice di sollevamento indipendente dalla frequenza = ISIF
Ritornando alla formula di partenza possiamo allora scrivere:
ISC = IS1 + (IS21+2 - IS21) = IS1 + ISIF2 (1/FF1+2– 1/FF1) + ISIF3 (1/FF1+2+3 (*) – 1/FF1+2)
dove IS1 è l’indice di sollevamento del compito più sovraccaricante e i successivi (IS2, IS3….) sono IS che tengono conto delle frequenze relative a ciascun compito. (*) il valore FF della formula 1/FF1+2+3 è dato dalla sommatoria delle frequenze reali di atti al minuto per compito semplice, prendendo il valore corrispondente nella tabella delle frequenze n. 3.
La frequenza di sollevamento del singolo compito può essere calcolata in due modi:
se il ritmo di sollevamento è costante, pur sollevando oggetti diversi, si divide la frequenza generale per il numero dei compiti semplici;
se il ritmo di sollevamento è variabile, si divide il numero di ogni tipo di oggetto movimentato per la durata del compito semplice.