La rendicontazione di sostenibilità è, nell’attuale contesto normativo, economico e sociale, una pratica aziendale imprescindibile al fine di comunicare agli stakeholder la capacità dell’azienda di creare valore nel lungo termine. 

Recentemente la rendicontazione di sostenibilità è stata oggetto di significativi interventi normativi, che hanno mutato il quadro di riferimento in cui le aziende si trovano ad operare. La conoscenza e l’applicazione della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) e degli European Sustainability Reporting Standards (ESRS) dell’Efrag rappresenta una nuova e complessa sfida per le aziende.

Il nuovo modello di reporting (CSRD) richiede che la rendicontazione di sostenibilità includa "informazioni sulle attività dell'impresa e sulla sua catena del valore, comprese informazioni concernenti i suoi prodotti e servizi, i suoi rapporti commerciali e la sua catena di fornitura".

La CSRD, a differenza della NFRD, adotta la prospettiva della doppia materialità, la quale prevede che le imprese comunichino informazioni relative sia:
• al modo in cui le questioni di sostenibilità incidono sull'impresa (prospettiva ‘outside in’ o ‘financial materiality’)
• all'impatto delle attività dell'impresa sulle questioni di sostenibilità (prospettiva ‘inside out’ o ‘impact materiality’)

Cosa può fare NovaSafe per la tua Azienda?

  • Consulenza per la realizzazione del Bilancio di Sostenibilità ESG, secondo gli European Sustainability Reporting Standards (ESRS) e altri strumenti perla rendicontazione aziendale (Bilancio sociale, Report di sostenibilità, Report integrato)
  • Consulenza per la revisione annuale del Bilancio di Sostenibilità ESG, secondo gli European Sustainability Reporting Standards (ESRS)
  • Attività di impaginazione del Bilancio di Sostenibilità ESG
  • Affiancamento per la comunicazione agli stakeholder del Bilancio di Sostenibilità ESG
  • Formazione su Bilancio di Sostenibilità e gli strumenti di rendicontazione, necessari per la pianificazione, la misurazione e, appunto, la rendicontazione della sostenibilità d'impresa
  • Consulenza e formazione su Sistemi di gestione e certificazioni in ambito sociale (es. Social Accountability SA 8000, Parità di genere UNI/PdR 125:2022, Responsabilità sociale PAS 24000:2022, Sicurezza sul lavoro ISO 45001), in ambito ambientale (es. ISO 14001), in ambito di governance (Modello organizzativo D. Lgs. 231)
  • Consulenza e formazione su Carbon e Water Footprint e certificazioni PAS 2060 che approfondisce come misurare e ridurre l'impronta ambientale dei prodotti delle organizzazioni.

Cos’è il Bilancio di Sostenibilità – ESG?

Il Bilancio di Sostenibilità è uno strumento di rendicontazione delle responsabilità e dei comportamenti assunti dall’aziende e dei risultati ottenuti in termine di impatti sui tre piani della sostenibilità:

  • Economica, di governo societario (GOVERNANCE)
  • Sociale (SOCIAL)
  • Ambientale (ENVIRONMENTAL)

Attraverso il Bilancio di sostenibilità le aziende divulgano informazioni (prevalentemente a soggetti esterni) i propri valori di governance e  gli impatti sociali e ambientali, oltre alle minacce e opportunità che ne derivano. L’azienda dimostra il proprio impegno, responsabilità e  consapevolezza in ambito di sostenibilità.

Il Bilancio di sostenibilità si pone come obiettivo primario la rappresentazione dei valori (in termini quali/quantitativi) e degli effetti che l’attività dell’impresa produce nell’ambito in cui opera e sull’insieme dei suoi stakeholder.

È da un lato strumento di gestione interno all’azienda (programmazione, controllo e informazione interna) e, dall’altro, strumento di comunicazione e dialogo verso l’esterno.

Normativa del Bilancio di Sostenibilità e CSRD

Il 30 dicembre 2016, la Direttiva 95/2014 è stata recepita nell'ordinamento italiano attraverso il Decreto legislativo n. 254/2016 in materia di «comunicazione di informazioni di carattere non finanziario e di informazioni sulla diversità da parte di talune imprese e di taluni gruppi di grandi imprese. Tale Decreto Legislativo ha introdotto l’obbligo di rendicontazione delle informative non finanziarie da parte delle organizzazioni di grandi dimensioni e di interesse pubblico (NFRD) a decorrere dall’esercizio finanziario 2017, escludendo pertanto da tale obbligo le PMI, che possono comunque farlo in forma volontaria (ai sensi dell’art.7 D.Lgs. n. 254/2016).

Nel 2022, l’Unione Europea ha approvato una Direttiva (CSRD Corporate Sustainability Reporting Directive 2022/2464/UE che impone alle grandi aziende (e progressivamente anche ad altre imprese) di pubblicare regolarmente relazioni sul proprio impatto ambientale e sociale, seguendo il primo quadro comune di rendicontazione per i dati non finanziari.

Nel 2023, con il Regolamento Delegato UE 2772/2023, vengono definiti i nuovi principi di rendicontazione di sostenibilità (European Sustainability Reporting Standards - ESRS) e adottati dalla Commissione Europea attraverso atti delegati:

  • Luglio 2023: approvazione primo set di 12 ESRS (2 Standard trasversali che definiscono le convenzioni redazionali, i concetti fondamentali e stabiliscono i requisiti generali per la preparazione e la presentazione delle informazioni relative alla sostenibilità; 5 Standard relativi alle tematiche ambientali; 4 Standard relativi agli argomenti sociali; 1 Standard relativo ai temi di governance).
  • Entro giugno 2024: ESRS settoriali, ESRS per le PMI, ESRS per le società di paesi terzi.

Il Regolamento Delegato UE 2772/2023 trova applicazione a partire dal 1° gennaio 2024 in tutti gli Stati membri per gli esercizi finanziari aventi inizio il 1° gennaio 2024, o in data successiva.

Bilancio di sostenibilità quando è obbligatorio?

Applicazione per fasi:

A decorrere dal 1° gennaio 2024 (1° report nel 2025): Imprese che già redigono la DNF ai sensi della Direttiva n. 95/2014 (grandi imprese di interesse pubblico, con più di 500 dipendenti)

A decorrere dal 1° gennaio 2025 (1° report nel 2026): Imprese di grandi dimensioni, ovvero imprese che superano almeno due dei seguenti limiti dimensionali:
• Totale attivo dello stato patrimoniale > € 20 milioni
• Ricavi netti delle vendite e delle prestazioni > € 40 milioni
• Numero medio dei dipendenti occupati durante l'esercizio > 250 uni

A decorrere dal 1° gennaio 2026 (1° report nel 2027): Piccole e medie imprese (ai sensi della Direttiva contabile n. 34/2013) quotate, con l’opzione di non applicare la nuova normativa (“opt-out option”) per due anni, salva la necessità di spiegare perché l’impresa ha deciso di avvalersi di tale opzione.

A decorrere dal 1° gennaio 2028 (1° report nel 2029): Società di un paese terzo che ha generato nell’UE ricavi superiori a € 150 milioni con una controllata (di grandi dimensioni o PMI quotata) o una succursale (che ha generato ricavi superiori a € 40 milioni) stabilita nell’UE.

Il Bilancio di Sostenibilità è redatto e pubblicato una volta l’anno e inserito all'interno del Bilancio di gestione (dal 2024).

Tempistiche applicazione CSRD

Obiettivo del Bilancio di Sostenibilità

Il Bilancio di Sostenibilità ha come obiettivo quello di informare gli stakeholder dei risultati economici, sociali e ambientali generati dalla azienda nello svolgimento delle proprie attività.

Il Bilancio di Sostenibilità, definito anche dichiarazione non finanziaria, contribuisce a misurare e monitorare l’impatto di una impresa sull’ambiente e sulla società, e a rendicontare gli impegni e i risultati raggiunti.

È un atto di trasparenza nei confronti degli stakeholder dell’azienda (dipendenti, fornitori, autorità locali, ecc.) relativamente alle modalità di gestione, agli impegni ed alle strategie adottate dall’organizzazione stessa in termini di sviluppo sostenibile e Responsabilità Sociale.

Standard applicati e indicatori utilizzati del Bilancio di Sostenibilità

Per le aziende, tra gli standard di riferimento per redigere il Bilancio di Sostenibilità, NovaSafe propone l’utilizzo degli European Sustainability Reporting Standards  (ESRS) che rappresentano le linee guida europee  nella redazione del rapporto di sostenibilità.

Gli Standard di rendicontazione ESRS sono validi per tutte le aziende e tutti i settori.
– 2 standard trasversali (cross-cutting) (ESRS 1 – ESRS 2): contengono principi e disposizioni di carattere generale e trasversali a tutte le tematiche di sostenibilità.

– 10 standard tematici: contengono requisiti di rendicontazione specifici rispetto a tematiche ambientali (E1 – E5), sociali (S1-S4) e di governance (G1).

Vantaggi del Bilancio di Sostenibilità?

I vantaggi per le imprese nel redigere il Bilancio di Sostenibilità sono:

  • crea valore in azienda;
  • integra la sostenibilità nei processi aziendali;
  • riduzione dei costi sviluppando prodotti e servizi innovativi;
  • Miglioramento delle performance dell'azienda;
  • miglioramento della reputazione e dei rapporti con gli stakeholder (es. clienti, fornitori, banche, assicurazioni, Enti, lavoratori, ecc…);
  • possibilità di essere preparati ai cambiamenti in atto e sviluppare idonee politiche di marketing.

Percorso proposta da NovaSafe per elaborare il Bilancio di Sostenibilità?

Il percorso per la redazione del Bilancio di Sostenibilità, per quanto complesso e articolato, può essere suddiviso in otto fasi distinte che vengono dettagliate di seguito.

1. Attività di definizione di un Gruppo Di Lavoro (GdL) interno all’azienda e coordinamento con questo attraverso incontri periodici di aggiornamento.

2. Analisi dell’ambiente interno in cui opera l’organizzazione

  • Definizione profilo dell’organizzazione - In questa fase vengono definite le dimensioni, l’area geografica in cui opera e le attività. Nella definizione del profilo verranno approfonditi la mission, la vision e i valori dell’organizzazione. Verranno raccolti anche dati di natura economica e finanziaria rilevanti ai fini del Bilancio di Sostenibilità e richiesti dagle ESRS (es. ricavi netti, totale dell’attivo ecc.).
  • Analisi strategia di sostenibilità – In questa fase viene analizzata la strategia in materia di sostenibilità ambientale, sociale ed economica.
  • Descrizione etica e integrità – In questa fase vengono analizzati i valori, le norme di comportamento e i meccanismi di gestione delle questioni di natura etica.
  • Analisi e descrizione della Governance – In questa fase viene analizzata la Governance: struttura, ruoli e aspetti legati a remunerazioni e incentivi

3. Stakeholder engagement - Questa fase ha lo scopo di individuare le categorie di stakeholder che sono o potrebbero essere influenzate dall’attività dell’organizzazione e di coinvolgerle per rilevare le tematiche di sostenibilità di loro interesse. L’analisi sui portatori di interesse interni ed esterni verrà effettuata attraverso desk research/interviste guidate alle funzioni aziendali di rilievo/valutazione dei meccanismi aziendali adottati per coinvolgere gli stakeholder.

4. Processo di Due Diligence e valutazione della portata degli impatti – L’analisi prevede l’identificazione degli impatti negativi (e positivi) effettivi e potenziali che l’organizzazione causa direttamente o a cui contribuisce attraverso le sue attività oltre a quelli direttamente riferibili al settore in cui opera.

5. Analisi della Doppia Materialità: L’analisi prevede l'acquisizione delle informazioni necessarie alla comprensione:
– dell'impatto dell'impresa sulle questioni di sostenibilità,
– nonché informazioni necessarie alla comprensione del modo in cui le questioni di sostenibilità influiscono sull'andamento dell'impresa, sui suoi risultati e sulla sua situazione.


Le questioni di sostenibilità includono: problematiche ambientali, problematiche sociali e concernenti il personale e il rispetto dei diritti umani, di governance.

L’organizzazione potrebbe individuare molti impatti effettivi e potenziali. In questa fase, l'organizzazione è supportata nella valutazione della significatività degli impatti identificati per stabilirne la priorità. La valutazione verrà sviluppata attraverso l’impostazione di un sistema di analisi del rischio per singolo impatto negativo individuato e un sistema di analisi delle opportunità per singolo impatto positivo. La definizione delle priorità consente all'organizzazione di determinare i temi materiali su cui incentrare il processo di rendicontazione.

6. Rendicontazione sui temi materiali - Per la rendicontazione sui temi materiali verranno utilizzati gli ESRS specifici. I temi materiali individuati determinano quali standard specifici utilizzare nel processo di rendicontazione. In questa fase è prevista la predisposizione di check-list ad hoc per la rilevazione dei dati/delle informazioni utili alla rendicontazione dei temi materiali individuati. 

7. Validazione del piano di miglioramento – La fase di validazione consiste nella verifica della coerenza tra il piano di miglioramento redatto da NovaSafe con i risultati del processo di Due Diligence.

8. Affiancamento per la comunicazione del Bilancio di Sostenibilità agli stakeholder - L'elaborazione del report di rendicontazione e la sua traduzione visiva o comunicativa andrà di pari passo. In questa fase l’azienda viene supportata nel tradurre le informazioni di rendicontazione in un documento che si rivolga a tutti gli stakeholder e tenga conto delle loro diverse aspettative. NovaSafefornirà analisi, indicatori e testi di commento al Cliente e dialogherà con il suo ufficio comunicazione. 

9. Attività di impaginazione e comunicazione del Bilancio Qualora l’azienda sia interessata, le attività di impaginazione potranno essere svolte da partner (agenzie di comunicazione specializzate) con cui NovaSafe già collabora per progetti di questa tipologia, ivi inclusa la presentazione grafica di Bilanci di Sostenibilità, e coordinati direttamente da NovaSafe.

Le attività di impaginazione del Bilancio comprendono:

  • progetto grafico e impaginazione di un Bilancio di Sostenibilità di circa 50/70 pagine e copertina;
  • realizzazione della struttura del documento ed organizzazione grafica dei contenuti;
  • elaborazione grafici, tabelle, istogrammi in linea con il progetto grafico;
  • sviluppo infografiche riassuntive (highlight) ove necessario (in apertura capitoli);
  • ottimizzazione e controllo materiale fotografico e iconografico fornito dal committente;
  • realizzazione di layout a colori per l’approvazione del progetto grafico e dell’impaginazione;
  • correzioni e ottimizzazione contenuti;
  • esportazione finale del file relativo in formato esecutivo per la stampa e pdf per il web.

I contenuti per l’impaginazione dovranno essere forniti già corretti e revisionati. In aggiunta all’impaginazione del Bilancio, le attività di comunicazione possono includere:

Opzione estratti per web da inserire nel sito aziendale - Creazione di file ad hoc estratti delle infografiche riassuntive da pubblicare sul sito web dell’azienda. La pubblicazione dei contenuti sul sito web aziendale è a cura del cliente.
Opzione landing page – Sviluppata su wordpress customizzato, dedicato al Bilancio di Sostenibilità, costruito sui contenuti del Bilancio stesso precedentemente impaginato (testi e grafiche). Tale sito potrà poi essere aggiornato ogni anno nei contenuti e agganciato tramite link al sito web dell’azienda.

Tempi per la realizzazione del Bilancio di Sostenibilità

I tempi necessari per la realizzazione del Bilancio sono da 6 a 9 mesi.
Le tempistiche di realizzazione di ciascuna fase saranno funzione della disponibilità del Cliente nel fornire dati, informazioni e materiali necessari all’analisi ed alla redazione del Bilancio e potranno quindi subire variazioni qualora tale disponibilità risulti ridotta o insufficiente.

Costi per la realizzazione del Bilancio di Sostenibilità

Il calcolo degli importi previsti per la realizzazione del Bilancio di Sostenibilità avviene in fase di emissione dell’offerta calcolando le giornate/uomo di consulenza in funzione del contesto aziendale (in media circa n. 25-40)

Vuoi maggiori informazioni sui servizi di
Sicurezza - Sostenibilità - Governance

Compila il form o scrivici all'indirizzo e-mail info@novasafe.it


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