La UNI EN ISO 10075 è una norma europea sul carico di lavoro mentale. La prima articolazione tratta di principi ergonomici relativi al carico di lavoro mentale a livello di “termini generali e definizioni”.

In questa parte la normativa mette in relazione lo stress mentale e lo strain mentale.

Lo stress mentale consiste nelle influenze esterne che condizionano mentalmente un individuo.

Lo strain mentale consiste nella risposta immediata dell’individuo a tali influenze.

Gli effetti dello strain mentale possono essere sia facilitanti che nocivi per l’individuo ed entrambi possono essere differenziati se causati da un’esposizione a breve termine o a lungo termine.

Effetti facilitanti:

  • Breve termine: effetto riscaldamento, attivazione, apprendimento
  • Lungo termine: allenamento, sviluppo di competenza

Effetti nocivi:

  • Breve termine: fatica mentale, stati assimilabili alla fatica, monotonia
  • Lungo termine: esaurimento (sensazione duratura di sovraccarico, irritabilità, mancanza di stimoli)

La seconda parte della UNI EN ISO 10075  fornisce una guida per la progettazione dei sistemi di lavoro, compresi il progetto dei compiti, dell’attrezzatura, del posto di lavoro nonché delle condizioni di lavoro, focalizzandosi sul carico di lavoro mentale ed i suoi effetti.

I principi di progettazione possono pertanto essere correlati a differenti livelli di processo e soluzioni progettuali al fine di influenzare:

  • Intensità del carico di lavoro: livello attività lavorativa, livello attrezzature tecniche, livello ambientale e organizzativo
  • Durata dell’esposizione al carico di lavoro: organizzazione temporale del lavoro

Nel progettare sistemi di lavoro, si dovrebbero inoltre tenere presente che i requisiti ambientali, le richieste del sistema, le sfide e le persone stesse cambiano con il passare del tempo attraverso lo sviluppo di capacità, abilità e aspettative. Ciò significa che il progetto dei sistemi dovrebbe considerare tali cambiamenti permettendo al sistema di adattarsi a queste necessità.

Possono essere schematizzati alcuni esempi di soluzioni progettuali per evitare effetti negativi del carico di lavoro mentale a differenti livelli di progettualità:

Livello del processo di progettazione

Effetti del carico di lavoro mentale

Fatica

Monotonia

Ridotta vigilanza

Saturazione

Compito e/o attività lavorativa

Assegnazione del compito

Evitare scadenze pressanti

Assegnazione del compito

Varietà del compito

Evitare attenzione prolungata

Fornire obiettivi secondari

Arricchire l’attività lavorativa

Attrezzatura di lavoro

Presentazione non ambigua delle informazioni

Evitare i compiti scanditi dalla macchina

Buona visibilità del segnale

Fornire opportunità per forme personalizzate di svolgimento del compito

Predisporre il lavoro a misura dell’operatore

Prevedere cambiamenti nel modo di presentare il segnale

Ambientale

Illuminazione

Temperatura Colore

Evitare stimolazione acustica uniforme

Evitare condizioni ambientali uniformi

Predisporre delle variazioni

Organizzativo

Evitare pressione temporale

 

Rotazione dell’attività lavorativa

Ampliare l’attività

Arricchire l’attività lavorativa

Presenza di collaboratori

Arricchire l’attività lavorativa

 

Organizzazione del tempo di lavoro

Pause di riposo

Pause di riposo

Evitare il lavoro in turno

Ridurre tempo destinato al compito

Pause di riposo

 

La parte terza specifica informazioni tecniche che attengono al contesto di costruzione, valutazione e scelta di strumenti di misura per valutare il carico di lavoro mentale.

Il modello per la valutazione del carico di lavoro mentale utilizzato dalla ISO 10075 ha una struttura tridimensionale, ovvero considera differenti aspetti riguardo a:

  • Carico di lavoro mentale: stress mentale, strain mentale, fatica mentale, eccetera
  • Tecniche di misurazione: analisi del compito, valutazione di prestazione, misure psicofisiologiche
  • Gradi di precisione: misurazioni legate ad orientamento, monitoraggio o accurato livello di misurazione

Si richiedono metodi differenti per ottenere differenti livelli di affidabilità, per esempio un breve questionario può essere sufficiente per un livello di misurazione orientativo. Per una valutazione del carico al fine di salvaguardare ad esempio sistemi a sicurezza critica o pericolosi da qualsiasi effetto negativo di carico di lavoro mentale, sono richieste le massime affidabilità e validità.

Con il crescere del livello di affidabilità cresce anche la quantità di risorse impiegate per raggiungere tale livello.